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Zaino in spalla per l’Europa: Berlino

Zaino in spalla per l’Europa è una serie di articoli pensata per farvi conoscere le più belle città Europee esplorandole in un weekend lungo. Ricaricate le vostre energie staccando dal lavoro e immergendovi completamente in una cultura totalmente diversa dalla nostra: un’esperienza a 360 gradi. Preparatevi a camminare per km ricaricandovi con il miglior cibo locale.

La prima tappa di questi viaggi zaino in spalla ci porta a Berlino: la città dei musei. L’isola dei musei di Berlino ha infatti ottenuto nel 1999 il titolo di patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO.

Zaino in spalla: la sera dell’arrivo

Alexanderplatz

Con lo zaino in spalla siamo atterrate in aeroporto e abbiamo preso il treno che in mezz’ora ci ha portate in Alexanderplatz. L’arrivo è stato emozionante: una musica di un violinista faceva da sottofondo alle luci della piazza e della torre della televisione illuminata in lontananza.

Comunemente si crede che la torre sia alta 365 m, uno per ogni giorno dell’anno. In realtà è alta 368 m, ed è seconda solo a quella di Mosca.

Alexanderplatz

La piazza ospita un’altra struttura: l’Urania Weltzeituhr, l’orologio mondiale. Composto da 24 facce che indicano i 24 fusi orari, indica in tempo reale l’orario di tutte le zone del pianeta. E’ in più sormontato da una rappresentazione del sistema solare.

Zaino in spalla: giorno 1

Con lo zaino in spalla e la colazione in pancia, siamo cariche per vedere quanti più posti possibili.

Reichstag

Sede del parlamento tedesco. Le quattro torri agli angoli e la scritta “Dem Deutschen Volke” sono le uniche parti originali del parlamento del 1984. La cupola in vetro è stata costruita dopo l’incendio nel 1933.

Nella cupola si può entrare gratuitamente registrandovi a questo link. Prendete assolutamente la guida all’entrata, vi segue mentre passeggiate sulla rampa e spiega tutto quello che vedete passo dopo passo.

La Porta di Brandeburgo

Commissionata dal re prussiano Federico II come simbolo di pace, fu progettata dall’architetto Carl Gotthard Langhans che si ispirò all’acropoli di Atene. L’arco centrale è più ampio, poiché riservato al passaggio della famiglia reale; il popolo era invece tenuto a utilizzare quelli laterali. La porta è sormontata dalla dea Vittoria.

E’ l’unica porta della città di Berlino che si è conservata, e che rappresentava soprattutto la divisione della città in Est e Ovest; è il simbolo dell’unità della Germania dopo la caduta del muro.

La colonna della vittoria

Fu eretta nel 1873 per celebrare la vittoria della guerra Franco-Prussiana. Oggi è un prestigioso simbolo della comunità gay di Berlino.

Holocaust-Mahnmal

Inaugurato nel 2005, commemora il genocidio perpetrato dai nazisti. Le pietre sono opera dell’architetto Peter Eisenmann che fece ereggere 2711 stele simili a sarcofagi. Non si è mai capito cosa rappresentasse quel numero. Certo è che il dislivello del terreno, le pietre di diversa altessa e le ombre da esse create provocano un forte senso di disorientamento, confusione e claustrofobia; lontanamente simile a quella provata dagli ebrei durante l’olocausto.

Holocaust-Mahnaml

Potsdamer Platz

Il nuovo quartiere nasce dove prima sorgeva il muro, e diventa luogo simbolico della nuova Berlino riunificata. Alla piazza ci hanno lavorato architetti come Renzo Piano e Helmut Jahn.

E’ qui che abbandoniamo lo zaino in spalla e assaggiamo l’Obatzda: una crema spalmabile di formaggi molli con piccole dosi di birra, cipolle, cumino e altre spezie. Accompagnata da un’ottima birra artiginale.

Gendarmenmarkt

Con la pancia piena e lo zaino di nuovo in spalla raggiungiamo la piazza Gendarmenmarkt, delimitata da due chiese con la cupola identica: il Französischer Dom e il Deutcher Dom. La piazza deve il suo nome ai Gens d’armes: rifiugiati francesi che vi installarono posti di guardia.

Bebelplatz

La piazza ospita numerosi edifici storici berlinesi, tra cui l’Università Umboltd e l’Alte Bibliothek. Al centro una targa racconta il rogo del 10 maggio 1993 in cui i nazisti bruciarono 25.000 libri ritenuti pericolosi. Accanto è posta un’altra targa che recita: “Quando i libri vengono bruciati, alla fine verranno bruciate anche le persone.”

Duomo di Berlino

Il nostro tour del primo giorno con lo zaino in spalla termina al duomo di Berlino, dove ci fermiamo a scattare delle foto super instagrammabili.

Zaino in spalla: giorno 2

Pergamonmuseum

Situato nell’Isola dei musei, il Museo del Pergamo è il più visitato della città. I turisti sono attratti da:

  • La coloratissima Porta di Ishtar: grandioso portale blu della città di Babilonia
  • La monumentale porta del Mercato di Mileto: esempio di architettura imperiale romana proveniente dall’odierna Turchia occidentale

East side gallery

L’East Side Gallery è una galleria di murales di 1,3 km dipinti sulla parte est del Muro di Berlino, lungo la Sprea. Questi disegni sono stati commissionati a partire dal 1989 dal comune a 120 artisti di 20 nazionalità diverse. Ricordano i graffiti realizzati nella parte ovest del muro prima della caduta, irrealizzabili a causa dei controlli nella parte est.

Tra questi murales è simbolico e conosciuto in tutto il mondo il bacio fraterno del 1979 tra Erich Honecker e Leonid Breznev, all’epoca segretari generali rispettivamente della DDR e dell’URSS.

Zaino in spalla: Alloggio

Berlino è davvero ben collegata in tutte le sue zone. Noi abbiamo alloggiato negli SMARTments in zona Prenzlauer Berg, a circa 20 minuti da Alexanderplatz. Davvero una soluzione ottima: quasi una camera d’hotel, ma con la comodità della cucina pluriaccessoriata. In più, abbiamo un fatto un super late check-in completamente automatizzato, entrando con un codice personale alla reception.


Leggi il nostro ultimo articolo: La costa adriatica del Salento

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