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Visitare Francavilla Fontana: Puglia da scoprire

Nella Puglia da scoprire, fra le storiche Taranto e Brindisi, nasce la vivace città di Francavilla Fontana. Vi consiglio di visitare Francavilla Fontana per fare un tuffo nel passato e vivere una terra dalle mille risorse.  Si trova a metà strada tra i due mari cristallini della costa pugliese, nell’entroterra salentino ed è popolata da commercianti e agricoltori. Questa città feudale è arricchita dai colori cangianti dei tigli di viale Lilla, dal candore del castello Imperiali, dagli odori della cucina tipica. Basta passeggiarci per immergersi nella sua storia e nelle leggende.
Francavilla Fontana - Panoramica da Castello Imperiali - Foto di Sarah Laporta
Panoramica da Castello Imperiali – Foto di Sarah Laporta

La leggenda

La leggenda sulla sua nascita affonda le radici presumibilmente nel 1310, quando il principe di Taranto Filippo d’Angiò guidò una battuta di caccia nelle selve di Casivetere. Un uomo al suo seguito adocchiò un cervo intento ad abbeverarsi ad una fonte, ma quando mirò con l’arco e scoccò la freccia, questa cambiò rotta scagliandosi contro il cacciatore. Incredulo, egli chiamò il principe e il resto della compagnia, con cui scoprirono, nascosta in un cespuglio al lato del laghetto, un muretto che mostrava un’effige della Vergine con il bambino fra le braccia. L’avvenimento portò alla creazione di una piccola chiesetta per il culto della Vergine, che oggi ammiriamo come la Chiesa Madre. Inoltre, per favorire il popolamento della zona circostante, Filippo I dichiarò permesso di franchigia, da cui nacque il nome Villa Franca. Come ogni paese del Sud che si rispetti, alla protettrice della città sono dedicati i festeggiamenti della cosiddetta Festa patronale: il 14 Settembre. Le strade pullulano di gente e artisti, l’aria si riempie dell’odore di zucchero a velo, pop corn, le orecchie sono inondate dalla musica e dalle parole di chi passeggia. Il cielo si colora di spettacolari fuochi d’artificio e delle tipiche luminarie, che rendono il rientro dalle vacanze estive un po’ più sopportabile per tutti. 
Luminarie
Luminarie della festa patronale – Foto di Carmine de Gironimo

I luoghi da scoprire

L’esperienza di tirocinio nell’Ufficio turistico mi ha permesso di guardare a questa città con curiosità e scoprire un posto ricco di storia e tradizioni, nascosto dietro la vita quotidiana. Camminare per le solite strade è una noia per chi ci abita, finché non arrivare a visitare Francavilla Fontana guardandola con gli occhi dello straniero. Così potremo scorgere il passato nelle mura dei palazzi, nei lastricati delle strade spesso sconnesse e scivolose, ma che un tempo erano attraversate dalle carrozze degli Imperiali e dei loro ospiti. Fu questa nobile famiglia di origine Genovese ad acquistare il feudo di Francavilla attorno al 1570 e a renderla fiorente dal punto di vista culturale e industriale. E’ per questo che Francavilla è soprannominata “Città degli Imperiali“.

Le porte delle mura cittadine

In antichità i confini di Francavilla Fontana erano delineati dalle cerchia murarie; si potevano oltrepassare solo presentando un permesso all’entrata delle porte. Oggi possiamo ammirarne solo tre:
  • del Carmine, fuori della quale si eliminavano i traditori e si eseguivano le pene capitali;
  • della Croce, su cui spicca lo stemma di Francavilla Fontana
  • dei Cappuccini, che guarda all’antica chiesa della Madonna dei Grani e al podere di Villa Castelli.

Il Castello degli imperiali

Da queste porte accediamo al centro cittadino e decidiamo di iniziare il nostro tour per visitare Francavilla Fontana dal Castello Imperiali. Inizialmente nato come fortificazione allo scopo di proteggere il circondario, fu adibito dalla famiglia genovese a Palazzo. Sul portone risalta lo stemma: un’aquila con le ali spiegate e la corona. 
Francavilla Fontana - Castello Imperiali
Foto di Sarah Laporta – Castello, l’entrata e il fossato
Attraversiamo il ponte che sovrasta il fossato (immaginiamolo pieno di acqua come centinaia di anni fa) e, in una calda giornata estiva, ci rifugiamo nel fresco cortile interno arricchito da colonne che fanno da accesso alle varie stanze. Oggi sede di manifestazioni culturali, il cortile un un tempo aveva uno scopo ben preciso. Qui, ogni anno, venivano depositati ingenti quantità di sale bianco ricavato dalle saline dei Monaci (nei pressi di Torre Colimena), una delle fonti di arricchimenti degli Imperiali.
Francavilla Fontana - Cortile del castello
Cortile del castello- Foto di Sarah Laporta
Il museo del castello

All’ingresso del castello è possibile chiedere all’Info-Point che una guida ci accompagni all’interno dei locali e nel MAFF, il Museo Archeologico di Francavilla Fontana. Questo ospita reperti archeologici rinvenuti nella zona di Brindisi e che coprono una linea temporale a partire dalla preistoria all’età moderna. Inaugurato il 27 Novembre 2017, affianca ai ritrovamenti storici postazioni di ultima generazione che illustrano la storia della piana di Brindisi. Ottimo anche per intrattenere i bambini, per cui vengono offerti dei laboratori per permettere loro di imparare giocando.

Per accedervi percorriamo l’ampia scalinata che conduce anche al ballatoio, dove immaginiamo si tenessero le feste più sfarzose dell’epoca. L’imponente portone di accesso che si apre sul salone Flora (dove si tengono matrimoni e conferenze), ornato da disegni tipicamente barocchi, presenta la scritta “Michele Imperiali, figlio di Andrea e Pelina, instaurò, potenziò e ornò.”

Porta del castello
Portone di Sala Flora – Foto di Sarah Laporta

Ecco a voi il pezzo forte: il rifinito loggiato seicentesco in pietra e barocco leccese che al tramonto si tinge d’oro; impossibile non immortalarlo. E’ situato al lato est e vi si può accedere da una delle stanze del Museo.

Francavilla Fontana - Loggiato del castello
Loggiato del castello- Foto di Sarah Laporta
Il centro città
Uscendo dal castello continuiamo a visitare Francavilla Fontana e attraversiamo Corso Umberto I, rinfrescato dal verde degli alberi e arricchito dal suono dei cucchiaini che, nei bar, vengono poggiati sui piattini per il caffè. Questa è la via più indicata se volete fare colazione con un cornetto stracolmo di cioccolato e un buon cappuccino (consiglio Bar Chopin, Bar del Corso, Punto 97). Alla fine del corso arriviamo in Piazza Umberto I, dove spiccano la Fontana e la torre dell’orologio, di concezione barocca anch’esse, ed entrambe simboli della città. La Torre fu commissionata dal sindaco Giannuzzi nel 1750. E’ singolare dato che il lato che si affaccia sulla piazza presenta una mediana, mentre il lato opposto ospita il vecchio orologio arricchito da piastrelle maiolicate. In pochi sanno che in questa piazza è prensente la presenza di una statua di San Carlo Borromeo (Arcivescovo di Milano nel XVI sec). Questo personaggio illustre fu feudatario di Francavilla, ma la vendette per 40.000 ducati per poter sfamare i poveri di Milano durante la peste. Da questo evento nasce il detto “I francavillesi sono come San Carlo: amanti dei forestieri”.  Con la Torre alle spalle imbocchiamo le stradine intricate del centro storico, perdendoci nei vicoli che nascondono antichi palazzi nobiliari, come Palazzo Casalini-Orsini e Palazzo Cotogno.

La Basilica ci aspetta

Francavilla Fontana - Chiesa Madre
Chiesa Madre – Foto di Sarah Laporta
Francavilla Fontana si contraddistingue per un forse senso religioso e per il legame con le tradizioni cristiane. Già da lontano possiamo scorgere la cupola della Chiesa Matrice, la più alta di tutto il Salento, con un diametro di 13 metri. Solo quando ci troviamo al centro di piazza Giovanni XXIII che scopriamo la magia che circonda la Basilica minore. La corrente creata dalle strade che intersecano la piazza sembrano un tentativo di trascinarci verso l’alto, per poter raggiungere la sommità della cupola. Un particolare importante è dato dalla Bussola ai nostri piedi, luogo in cui è stata rinvenuta l’Icona della Vergine Maria, che stabilisce il centro geografico dell’antica Terra d’Otranto.
Francavilla Fontana - Bussola Centro di Terra d'Otranto
Foto di Elisabetta Nardelli
Bussola Centro di Terra d’Otranto
Con una guida turistica che ci accompagni nel centro storico, per poter conoscere i dettagli più simpatici e accattivanti e per visitare le chiese più rilevanti. Tra queste vale la pena citare la Chiesa del Carmine, la Chiesa di Santa Chiara (affianco la Chiesa Madre), la Chiesa della Croce e di San Sebastiano. Ma se chiedete ad un abitante ve ne saprà nominare almeno altre cinque!

I Riti della Settimana Santa

Francavilla Fontana - Settimana Santa
Misteri – Foto di Carmine de Gironimo
A Francavilla Fontana la Pasqua è un evento particolarmente sacro, durante il quale dimostrano con le loro tradizioni la devozione alla fede cristiana. E’ un momento di gioia, condivisione e preghiera. I riti pasquali vengono tramandati da secoli di famiglia in famiglia, e coinvolgono tutte le confraternite (della Morte, del Carmine, dell’Immacolata, ecc…). Il simbolo della cosiddetta “Settimana Santa” sono i “Pappamusci“, confratelli della Congregazione del Carmine. Vestiti con una tunica bianca e un bastone, incappucciati e irriconoscibili – ma soprattutto scalzi – fanno la loro comparsa già dalle prime ore del pomeriggio del Giovedì Santo. Questi pellegrini, in segno di penitenza, attraversano la città spostandosi in silenzio di chiesa in chiesa per pregare davanti a tutti i sepolcri, dove risposa il Cristo morto. Il Venerdì Santo, invece, si apre la processione dei Misteri, in cui le Confraternite trasportano le statue che rappresentano i vari momenti della passione di Cristo. Al seguito del Corteo alcuni penitenti scalzi trascinano sulle spalle una pesantissima croce che raffigura metaforicamente il peso dei loro peccati. Questa la settimana migliore per visitare Francavilla Fontana: ci si può immergere nella sua anima e ammirare il duro lavoro che i cittadini compiono durante tutto l’anno per poter esprimere al meglio la loro Fede.

Prodotti tipici

I Dolci tipici di Francavilla Fontana

Anche se si è solo di passaggio, non si può fare a meno di assaggiare la “Mandorla Riccia“; venduta dietro la Torre dell’Orologio nel negozietto chiamato “Il riccio dell’amore“. Si tratta di una mandorla ricoperta da zucchero cotta in un tegame specifico, che dona loro un aspetto rugoso di un bianco candido, sembra quasi di assaggiare una piccola nuvoletta! La tradizione vuole che nei due giovedì che precedono il Martedì Grasso, le donne e gli uomini debbano scambiarsi questi confetti come segno di affetto; il primo giovedì aprono le danze le donne con “lu sciutìa ti li fimmini” regalando le mandorle a fratelli, fidanzati, padri e amici, mentre il giovedì successivo tocca agli uomini dimostrare il loro amore. Portate a casa come souvenir la “Cupeta“, tipicamente venduta a forma di barretta e composta da una miscela saporita di mandorle, miele e zucchero. Si ritiene che sia di origini arabe: etimologicamente potrebbe derivare da “qubbayt”, che ha il significato di “conserva dolce”. Tradizionalmente assumeva forme diverse a seconda delle circostanze: a volte gli uomini la regalavano a forma di cuore alla donna amata chiedendole di sposarli.

Il Mercato e le masserie

Una fermata necessaria per completare il tour dei sapori è quella del mercato cittadino, che si tiene il sabato mattina alle spalle del castello. Assolutamente consigliato, non solo per un po’ di sano shopping, ma soprattutto perché si ha la possibilità di assaggiare prelibatezze come le olive nostrane, taralli artigianali e frutta secca. Se vi fermate qualche giorno a Francavilla Fontana, aggiungete al vostro itinerario la visita alle masserie che circondano la città. Qui troverete un grosso range di sapori, dai formaggi, all’olio (rigorosamente extravergine d’oliva), alle marmellate. Presto vi sapremo raccontare di più con un articolo dedicato, continuate a seguirci.

Ristorante e alloggio

A Francavilla Fontana i ristoranti sono molti e davvero ottimi. Se non optate per una masseria in campagna, vi consiglio Risto-pizzeria Suite 77, in Piazza Umberto I, buonissima la pizza e le insalatone. Altrimenti St. Ermin’s Ristopub-pizzeria, in cui si possono anche assaggiare buonissime birre alla spina. Ottima anche la pizza nel forno a legna del ristorante Arco Olimpio e le sue specialità tipiche. Per il pranzo dovete assaporare un bel trancio di focaccia barese coi pomodorini o di focaccia pugliese ripiena di cipolla stufata, olive e capperi e, perché no, magari di qualche puccia ripiena disponibile in rosticcerie come Pansud (Via Barbaro Forleo, 29). Per quanto riguarda l’alloggio consiglio il b&b A Casa Luxury, agevole per la sua posizione centrale e di grande stile (considerate però la difficoltà di parcheggio in centro città). Se invece volete soggiornare fuori città, in campagna, vi consigliamo lo splendido Trullo Sant’Angelo, a Ceglie Messapica e a soli 12 minuti dal centro di Francavilla Fontana. 

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4 commenti

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